E’ raro che mi capiti di postare qualcosa in più puntate, ma come avrete senza dubbio capito, questa cosa mi sta prendendo tantissimo.
Ho inziato a scrivere questo blog, ormai 4 anni fa, perché sono una persona che crede.. Credo in quello che faccio ma, soprattutto in quello che posso fare.. Credo nell’empatia con le persone, credo nei rapporti umani e soprattutto credo che la medicina da sola non possa far tutto.
Lo so, lo so, sono una dannata sognatrice, un’idealista forse.. Ma credo ancora che la mia professione sia troppo svilita.. Non è solo il medico a salvare una vita, tutti lo possiamo fare.. Basta usare un po’ il cervello e un po’ il cuore, smettendola di avere fretta e di liquidare sempre tutto e tutti.
Non voglio essere polemica con i colleghi o con i medici, per i quali ho un rispetto infinito (va beh, non di tutti, lo ammetto), ma cazzo. La salute della gente è importantissima, e io continuo a vederla come una missione, oltre che una passione.
Ora capite vero? Perché vi sto facendo una testa così?
E’ anche il motivo per cui mi sono appassionata in questa maniera alla storia di Emiliano, ma che potrebbe essere benissimo la storia di uno di voi. Mi piacciono le idee ambiziose, e questo “ragazzo“, insieme all’altro “ragazzo”, il Presidente del Gruppo San Donato, Dott. Rotelli (ve l’ho detto che ha 26 anni?), hanno idee che vanno oltre l’ambizioso.
Tra un’oretta e mezza andrà in rete la seconda parte della puntata di In forma con Emi lo zio.
I protagonisti? Emis Killa, la Pina e il marito Emiliano, i Club Dogo naturalmente, i Coinquilini vincitori della scorsa edizione di Pechino Express Stefano Corti e Alessandro Onnis (avete presente le Iene pestate la scorsa settimana dall’entourage di Marquez? Ecco..) e infine Max Pezzali, protagonista proprio della puntata di stasera.
La volete una curiosità? Vi ricordate che qualche tempo fa, il mio compaesano Max era piuttosto appesantito? Avete notato quanto è dimagrito vero? E’ bastato seguire i consigli di Emiliano.
Ora, apro una parentesi, prima che colleghi e medici mi si scaglino addosso. Lo so bene che Emiliano, così come me e il resto del mondo possono non avere le competenze adatte in materia di alimentazione (che poi scusate, ma non è proprio vero), ma è così che funziona la prevenzione. Con le giuste informazioni passate da una persona all’altra.. Poco importa che uno sia medico o meno, l’importante è che le info che arrivano dalla parte dei sanitari siano chiare, semplici e dirette… Il resto lo possiamo fare tutti noi..
Ed è quello che fa lo staff di EAT, partendo dai ragazzini, rendendoli consapevoli di ciò che mangiano, di quel che arriva a casa dal supermercato.
E’ quello che faccio io con i miei pazienti, che fa la mia nutrizionista Valentina, che fanno tutti! Ma la base è la conoscenza delle informazioni.
Emiliano è attivissimo su questo argomento.. Non è per fare il post ruffiano, non mi paga nessuno per lavorare a questo blog, ma lui ci crede veramente un sacco! E sono queste le persone che possono aiutare a cambiare le cose.. Aiutare anche figure come la mia, che sono a contatto con il pubblico tutto il giorno, che hanno continue richieste di spiegazioni.
Come raccontavo la volta scorsa, lui partecipa durante le giornate informative nelle scuole, sta pubblicizzando la sua serie in tv, radio e internet tv (e, forse non ve l’avevo detto, fa tutto a titolo assolutamente gratuito. Zero guadagni!), ma non solo.
Ha anche contribuito a realizzare un corto, premiato a Boston, intitolato “Il cuore in pillole” ( e poi ditemi se potevo non entusiasmarmi), che sto cercando di trovare perché so già che potrebbe essere foriero di nuove idee…
I colleghi lo supportano in queste cose. Se andate sulla sua pagina Facebook (che vi metterò sotto), potrete vedere i video degli amici, dei Dogo (ormai sto diventando una venticinquenne), di personaggi che credono in lui.
E credetemi, è davvero difficile non farsi conquistare da questa persona… E, permettetemi una divagazione, dal suo bull terrier Tabata, di cui mi sono perdutamente innamorata..
Più persone diffondono queste informazioni, più vite potranno migliorare, più malattie “stupide” si potranno sconfiggere.. Perché dai, ammalarsi per mangiare porcherie, è veramente una cosa sciocca….
Lo ripeto nuovamente, e non sarà nemmeno l’ultima volta…. Alimenti sani (uno di questi giorni faro’ un post su come leggere le etichette al supermercato), di stagione, un’ora di moto al giorno, e corpo e mente vi ringrazieranno…
Se ancora avete bisogno di convincervi, vi posto la seconda puntata di In forma con Emi lo zio….
P.s. Dopo la nostra chiacchierata di mercoledì, ho iniziato a usare meno la macchina e a camminare anch’io un’ora al giorno… E non intendo smettere…..
Grazie Emi!!!!!
P.s. Per seguire Emi su Facebook..